martedì 23 ottobre 2012

A Fabio Volo: in "Mattatoio numero 5" di Kurt Vonnegut c'è tutto quello che devi sapere! (Grazie per avermelo fatto incontrare)



Ciao Fabio (mentre scrivo ascolto “Uprising” di Bob Marley)

C’è una storia che non ti ho mai raccontato, una bella storia, e penso che questo si il momento giusto per farlo:


Era una sera di inizio settimana di metà Novembre 2008 e rientrai a casa verso mezzanotte e mezza, già tardi se il giorno dopo ti devi svegliare alle 7 e 30 per andare a lavoro. Invece di preparami per andare a letto, accesi la tv. Indossavo ancora con il giubbotto e l'accesi senza un motivo particolare. Il canale che era rimasto in memoria era MTV. Stavano trasmettendo un tuo programma, “Italoamericano”e c’eri tu. Eri a Washington DC, seduto vicino all’obelisco egizio e stavi leggendo qualcosa:


“Gli aviatori americani lasciarono l'uniforme e diventarono dei ragazzi. E Hitler,
pensò Billy, divenne un bambino. Questo nel film non c'era. Billy stava estrapolando. Tutti tornarono bambini, e tutta l'umanità, senza eccezione, cooperò biologicamente fino a produrre due individui perfetti di nome Adamo ed Eva.”

Riamasi esterrefatto, commosso, il cuore colmo di gioia, il cuore faceva festa e mi distrassi dal mondo. Non riuscii più a prestare attenzione alla televisione perché quelle parole si erano impossesate di me, come un demone benevolo, e tutt’ora non so se tu o una didascalia aveste poi comunicato da dove erano tratte quelle parole. Non mi era rimasto nessun indizio per risalire alla fonte, ero uno scalatore pazzo senza l’attrezzatura idonea ma impaziente di raggiungere la vetta, mi ero innamorato di una persona sconosciuta e non avevo indirizzo o recapiti vari e soprattutto non sapevo se mai l'avrei incontrata di nuovo. Mi ero innamorato e le uniche cose che avevo di lei erano parole: “Hitler”, “individui perfetti” e “Adamo ed Eva”. Terribile! Corsi al computer senza mai togliermi il giubbotto e implorandomi di non dimenticare le poche parole che mi erano rimaste in mente. Il computer si accese in un tempo interminabile per la mia smania di conoscenza e appena potei, affidai a Google le mie speranze. C’era quel che cercavo, c’era il suo nome: Kurt Vonnegut; c’era il titolo: “Mattatoio numero 5”. Quello che si aprì sul mio volto era un sorriso di vittoria e già sapevo che il giorno dopo, la prima cosa da fare dopo le incombenze lavorative sarebbe stato acquistare quel libro del quale avevo appena appuntato il titolo su un improvvisamente pregiato foglio bianco.

Lo lessi in 4 giorni, sottolineandolo quasi tutto, immedesimandomi in Billy Pilgrim scoprendo Kilgore Trout, ma soprattutto facendo entrare Kurt Vonnegut nella mia vita e nella top 5 dei miei scrittori sempre e, in seguito, lessi tutto ciò che il suo genio malinconico e illuminano è riuscito a scrivere.

Ancora oggi, a distanza di 4 anni, mi chiedo cosa mi spinse ad accendere la tv a notte inoltrata invece di andarmene a letto. Ancora oggi mi chiedo perché il canale sintonizzato fosse MTV e perché proprio in quel momento tu stessi leggendo quelle pagine magnifiche. Ma forse è vero che non siamo noi a scegliere i libri ma loro che scelgono da chi farsi leggere e noi due eravamo lì per quello, tu come intermediario, io come destinatario.

Per questo io ho un debito con te e com’è giusto che sia, deve essere estinto:
IL VANGELO SECONDO BIFF” di Christopher Moore, un libro che come ha detto una mia amica, dopo che l’hai finito ti manca, ti manca davvero!
Idealmente piacerebbe anche a me sedere sotto qualche monumento mitico a leggere le sue pagine, con il desiderio di farle conoscere al mondo intero, con quella energia che si sente solo quando si è consci di avere fra le mani qualcosa di prezioso e importante, e che si ha il dovere di trasmetterla al maggior numero di persone per dare il proprio apporto positivo al mondo e così… leggere:
"-A 13 anni come potresti sapere qualcosa, io sono vecchio e non so un cazzo di niente-
-Però sei saggio-
-Saggio abbastanza da sapere che non so un cazzo di niente. Adesso andatevene-"
Oppure:
"(…)Cambiamento. Un Messia deve portare il cambiamento. E il cambiamento viene dall’azione. Baldassarre una volta mi ha detto: -Non esiste un eroe conservatore”- Quel vecchio era davvero saggio”"
E credimi, molto altro ancora. Un libro indimenticabile!
Ecco mi sono tolto un peso, uno di quei pesi che è un piacere avere, ma sempre un peso. Ora siamo pari!
Un abbraccio
K



PS Così va la vita

Ecco Vonnegut:




Dresda dopo la distruzione di quella terribile notte:


Un po' di foto tue e della tua carriera:














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