lunedì 5 novembre 2012

A Nicole Minetti: della nuda bellezza


Ciao Nicole
Stasera ero in un pub dai richiami celtici a sorseggiare dell’ottima birra scura, fuori pioveva e tirava vento, dagli altoparlanti veniva diffuso nell’ambiente un intero album dei Pogues e Dublino non mi sembrava così lontana.

Un televisore a soffitto, col volume in mute, passava delle immagini cui non davo troppo importanza, fino a quando non siete apparse tu e la Ventura. Da quel che si poteva capire la Ventura ti stava intervistando. Poi è apparsa una didascalia che recitava: Minetti: "Rinuncio al vitalizio, ma non sono una paladina". Alcuni ragazzi dietro di me hanno iniziato a inveire contro di te con frasi che non sarò certo io a ripetere.

Ma, in quel momento, per quanto mi riguardava, la notizia della tua rinuncia al vitalizio passava in secondo piano, come passava in secondo piano la tua storia politica (?)che penso che si possa riassumere col fatto che tu sia vittima almeno quanto noi, (ok, noi un po’ di più), poiché tu eri il diversivo, l’arma di distrazione di massa da progetti più importanti, anche se poi ti sei trasformata in un boomerang, ma questa è un’altra storia. Nel momento in cui osservavo il tuo labiale silenzioso rispondere alla Ventura, passavano in secondo piano anche la tua gavetta negli studi dentistici (questa storia non l'ho capita molto bene), le narrazioni sulla statua di Priapo e le attese fuori dalla questura. Tutto quel che per l’opinione pubblica era stato importante e ancora importava, non lo era più per me. In quel momento a me interessava solo della tua bellezza. Della tua oggettiva fotogenicità bidimensionale. Ho pensato che se avessi avuto ancora 14 anni forse un paio di pensierini te li avrei dedicati. Per un attimo ti ho immaginata nuda e poi struccata, poi ti ho immaginata fra 15 anni e ho corrugato la fronte. Guardandoti ho pensato che se ti avessi incontrata per caso mi sarebbe piaciuto fare come uno dei personaggi da me creati, un tipo molto alternativo, che, trovatosi in una festa d’alto borgo, mentre è molto ubriaco, incontra una sorta di “velina” e
-rimaniamo io e lei, senza parlare, osservandoci. Infine io rompo il silenzio e le domando: “8 per 9?”. Scoppio a ridere prima che lei mi possa rispondere, e continuo a ridere di gusto fino a quando lei scocciata risponde: “72!”, in quel momento smetto di ridere, la guardo bene, la fisso, è bellissima, davvero stupenda:
(una luna in tutta la sua pienezza,
in tutta la sua lucentezza,
appesa con una lacrima di rugiada
in un cielo di cristallo
blu intenso dominante,
lei è il più bel deserto notturno
lei è il più bel vento della storia umana)
un attimo di silenzio, ci studiamo, lei sempre un po’ scocciata dalla provocazione ma soddisfatta della sua risposta, io con lo sguardo dolce e quasi con espressione di scuse, poi ho iniziato di nuovo a ridere come poche volte avevo fatto nella mia vita:
“Sta minchia, brava!” le dico e riprendo a ridere. Felice..

ma in quel momento a me non interessavano gli impulsi adolescenziali, e neache le tue proiezioni future o i riferimenti letterari, pensavo solo alla tua bellezza, ma non riuscivo a capire perché, mentre in Tv c’era “una luna in tutta la sua pienezza”, provavo un senso di malumore, di tristezza, insomma, c’era qualcosa che non andava. Così mi sono posto una domanda che rivolgo anche a te: “Che cos’è la bellezza Nicole?”
Mentre la “Stout” scivolava giù che era una bellezza, ho iniziato a scrivere su un foglio di carta che per me la vera bellezza è quel fuoco che diventa battito e ti scalda la gola, il petto, il basso ventre, le mani e i piedi e ti spinge a osare di più anche solo per sfiorarla. La bellezza è quel sentimento di armonia e inquietudine al tempo stesso che ti mette in pace con il mondo disegnandolo con i suoi colori migliori ma che crea scompiglio fra i propri desideri, concependone di nuovi e, i desideri, sono il carburante che serve a spingere più in là i propri limiti, ecco, la bellezza è uno dei semi per generare sogni e anche la volontà di realizzarli. La bellezza non è materia ma sensazione, sensazione di puro e naturale piacere, è un'energia che si percepisce e ti centra dritto in faccia. La bellezza si può trovare ovunque, in ogni donna e in ogni uomo, negli occhi di un anziano che al tramonto si volta ad osservare quel che è riuscito a costruire o in quelli di un bambino di 4 mesi che appena svegliatosi ride impaziente di scoprire il mondo. La bellezza è nelle foto di 15 anni fa e in quel film che ti ha cambiato la vita. La puoi trovare di notte alzando lo sguardo al cielo o di giorno chiudendo gli occhi e immaginando.

Sì Nicole, per me la bellezza è tutto questo e molto altro ancora. Forse è tutto troppo poetico ma per me la bellezza è soprattutto poesia e mentre in TV la Ventura ti intervistava io non percepivo nulla di tutto ciò. Come se la tua bellezza fosse un’imitazione a tratti riuscita, una piscina vuota, uno stabilimento balneare a Gennaio.
"Estetica" significa "sensazione" e, nonostante tu sia appariscente, quel che io percepisco guardandoti è una sensazione sterile. Forse non è vero che non sono condizionato dalla tua "storia", non so, e non sto parlando di sesso o di chirurgia estetica ma la tua bellezza non mi emoziona. Questo so! Scusami ma sono sincero!
Intanto Dublino ormai si era allontanata del tutto e io non avevo più 14 anni!

Ti auguro, comunque, una vita serena

      


PS Ciò non toglie che qualcun altro possa trovare in te quello che non ho visto io. Due o tre personaggi ce li ho anche in mente!


è incredibile come tutte le tue foto sembrino... come dire... "calcolate"!




1 commento:

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