mercoledì 26 marzo 2014

Il primo indimenticabile "TERMINATOR": il passato è un futuro da evitare. RECENSIONE


di CLAUDIO VILLANOVA



In un mondo ipertecnologico come il nostro recuperare un film come "Terminator" sarebbe un'ottima idea, soprattutto in un periodo in cui i film d'azione sono solo esplosioni e botti mentre i film di fantascienza sono solo un'accozzaglia di CGI (computer grafica). 

Nel 1984 James Cameron ci regala una vera gemma, che forse poteva essere ancora un po' più levigata, ma che nell'immaginario collettivo rimane un film ai limiti della perfezione:
"Terminator" è la storia di un cyborg (Schwarzenegger) venuto dal futuro, per uccidere Sarah Connor (un'indimenticabile Linda Hamilton), colei che darà la luce a John Connor, capo della resistenza contro i robot che in un futuro prossimo avrebbero sottomesso la razza umana. A loro volta gli umani inviano nel passato un loro esponente Kyle Reese, interpretato da Michael Biehn,  per salvare Sarah e per distruggere il cyborg.


La trama è molto semplice, procede fluida ma interrotta da alcuni flashback che ci mostrano un futuro distopico, nel quale le macchine hanno in mano il potere e gli uomini sono ridotti a scappare e nascondersi come topi, a vivere nei ghetti oppure a lavorare nei lager (“nulla di nuovo” potrebbe obiettare il filosofo Herbert Marcuse che disse “nel '900 siamo riusciti a realizzare tutte le distopie immaginabili”).
Purtroppo questi flashback sono brevi e poco approfonditi e sarebbe stato interessante conoscere meglio questo mondo delle macchine, tetro e avvolto dall’oscurità, soprattutto per allontanarne il più possibile l’attuazione nella nostra realtà. 
Tutto questo è reso da effetti speciali che, nonostante siano molto artigianali, hanno un impatto maggiore rispetto all'abuso di CGI dei giorni nostri. 

La "pellicola" ha un ritmo frenetico, non si ha tempo per distrarsi: gli inseguimenti e le scene d'azione sono girate in maniera perfetta da Cameron, non sono schizofreniche e nemmeno sature di montaggio, difetto che troppo spesso non permette di capire ciò che sta succedendo sulla scena (come nei film di Michael Bay per esempio).



La scelta del cast è ottimo, soprattutto, sembra strano dirlo, Arnold Schwarzenegger che è perfetto nei panni del cyborg (che sia quella la sua vera natura?). Sin dalle prime scene in cui arriva nel passato, Schwarzy è del tutto credibile e la scena in cui si medica da solo le proprie ferite è impressa nella memoria della storia del cinema.


Insomma… il secondo film di Cameron rasenta davvero la perfezione: 
un film di fantascienza che intrattiene e diverte senza il bisogno di spegnere il cervello, come purtroppo in molti chiedono a questo genere di film.
Nonostante i pregi evidenziati, in questo film ci sono anche le pecche del futuro cinema di Cameron, che coincidono anche con i suoi punti di forza per attrarre il grande pubblico: la trama molto (forse troppo) semplice e il romanticismo che trova spazio anche in "Terminator. Ma il grande difetto di Cameron è quello di non approfondire mai le sue storie rimanendo spesso nel superficiale.

Nonostante quest'anno ricorra il trentennale del primo "Terminator", il film è attualissimo, in un presente in cui la tecnologia è in continua evoluzione e i robot hanno una parte sempre più integrante della nostra quotidianità, senza che noi ce ne rendiamo del tutto conto.
Hey, le automobili di nuova generazione parcheggiano da sole e l'erba dei prati si taglia da sola!”
Non credo che questo film abbia la pretesa di parlare di argomenti così importanti, ma potrebbe portarci riflettere sulla direzione intrapresa dall'umanità. In fondo lo stesso cinema sta per essere sottomesso dalle intelligenze artificiali, con il rischio di perdere film come questo “Terminator” a favore di "robottoni" fatti al computer, ma ai quali manca una storia da raccontare come "Transformer" ad esempio del già citato Michael Bay (che non me ne voglia!).

"Casomai non vi rivedessi... buon pomeriggio, buonasera e buonanotte"



C.V.



VOTO 8 SU 10: Asimov avrà gradito



John Cameron e Neytiri di Avatar

Cameron sul set di "Titanic" con Leonardo DiCaprio e KateWinslet

Cameron sul set di "Terminetor" con un shakespiriano Schwarzeneger

Alcuni articoli interessanti sull'intelligenza artificiale:





...e infine... i nonni di Terminator:




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