L'infinita rivalità fra Kindle e libro cartaceo: voi cosa scegliete?

Cari amanti del Kindle

l'altra sera, a casa mia, stavo parlando con un mio amico dell'infinita rivalità fra il Kindle è il libro cartaceo tradizionale.

Lui mi raccontava dei vantaggi assoluti che questa tecnologia straordinaria avesse apportato alla sua vita di lettore io, invece, ne sottolineavo gli aspetti romantici che il kindle sottraeva alla passione per la lettura... e fin qui nulla di nuovo.

Fu lì che mi alzai, mi avvicinai alla mia libreria e presi un libro, ma non uno qualunque... era un libro regalatomi quasi 30 anni fa da un mio caro zio.

Un libro che aveva viaggiato nel tempo, parallelo alla mia esistenza, un libro per me prezioso a prescindere dal titolo e dal contenuto... il mio primo libro.

Glielo mostrai e dalle sue pagine scivolò per terra una piccola busta bianca, la raccolsi e ne estrassi il contenuto.

C'era un biglietto d'accompagnamento al libro che io avevo del tutto dimenticato e che diceva:

“Spero che questo libro possa soddisfare – almeno parzialmente – le tue curiosità. Gino” (purtroppo senza data)

Un libro e un messaggio che hanno viaggiato nel tempo

Percepii nello stomaco qualcosa di molto simile a una Grande Bellezza mischiata a una piacevole nostalgia che si manifestò con la classica pelle d'oca.

“Ecco cosa intendo e che il kindle non potrà mai darti” gli dissi porgendogli il biglietto.

Ora io non voglio fare il talebano del carteceo, non voglio mettere alla gogna l'innovazione tecnologica, anzi ne sono un buon sostenitore perché crea più opzioni fra cui scegliere e (alle menti meno pigre) non nega la possibilità di poter scegliere la tradizione a discapito dell'innovazione che non sempre significa "il meglio", ma...

...è evidente che il kindle ghigliottina la parte romantica e sentimentale della letteratura seppur lo scopo rimane immutato... leggersi un cazzo di libro nell'auspicio di provare emozioni o, ancora meglio, che contribuisca a fare di noi delle persone migliori.

Uno scaffale della mia libreria (di cui vado fiero)

Non raccontiamoci palle! 

Il Kindle avrà milioni di pregi 
 (http://pendolando.it/articoli-per-pendolari/lettore-kindle-amazon/qui ne troverete alcuni indiscutibili) 
ma è un po' come fare l'amore con il preservativo (cosa intelligente per i rapporti occasionali e non sicuri o come contraccettivo...anzi... stupido coglione chi non lo usa. Piuttosto non lo fare!):

Il fine e il modo restano invariati, anche il piacere non cambia ma per fare l'amore raccontato dai poeti, quello che ti rende consapevole di essere parte dell'Universo, c'è bisogno del contatto totale, dal corpo all'anima.

...e allora io ho scelto che userò il kindle solo per autori o autrici che non conosco, solo nei rapporti occasionali appunto, mentre non esiterò ad acquistare “libri veri” per gli autori che amo e dei quali mi fido o per quelle letture occasionali che mi faranno innamorare... ma soprattutto non smetterò di regalare libri cartacei affinché, fra quasi 30 anni, una persona alla quale ne ho regalato uno, per caso, scovi una mia dedica e le tremino le mani per la bellezza dell'emozione.

...e questo discorso vale anche per la musica:

Qualche settimana fa Stefano, un mio grande amico, mi ha mostrato la sua collezione di vinili dei Pink Floyd e... avere in mano una raro vinile del 1971 di “The piper at the gate of dawn...” con Gilmour in copertina invece di Barrett è una sensazione difficile da spiegare e che non è minimamente paragonabile a quella che si può provare ascoltando un album digitale degli U2 che hai ricevuto in omaggio perché sei un bravo acquirente Apple...

ci siamo capiti?

...ma in ogni caso leggete, leggete, leggete

K

Un libro autografato da Luis Sepulveda, dal valore immenso!

Provate a far autografare un Kindle se ci riuscite!

"The piper at the gates of dawn" del 1967 con Syd Barrett (giustamente)

Il primo Dicembre è la giornata mondiale contro l'A.I.D.S.

ne approfitto con un po' di anticipo