martedì 4 novembre 2014

"Pechino Express" il reality show che piace a tutti... anche agli snob intellettuali!


E' finita la terza edizione di "Pechino Express", l'unico reality show che non mi abbia rotto i coglioni dopo 10 minuti, 
l'unico che mi abbia dato una parvenza di verità nonostante la certezza che con il montaggio del girato si abbia la possibilità di costruire universi paralleli, 
e quindi l'unico reality che io sia riuscito a seguire più o meno dall'inizio alla fine.


"Pechino Express" è un viaggio e questa è la sua bellezza:
alcune coppie devono partire da un luogo per raggiungerne un altro, cercando di arrivare per primi, e nel mezzo superare alcune prove ideate dagli autori il tutto con un euro al giorno a disposizione...
cercare passaggi per spostarsi, cercare un letto per dormire senza possibilità economiche è la realizzazione perfetta dell'indimenticabile frase di John Stainbeck: "Non sono gli uomini a fare i viaggi ma i viaggi a fare gli uomini".
I concorrenti entrano in contatto con popoli e tradizioni sorprendenti e sullo sfondo passano panorami indescrivibili e di scenari commoventi... mentre i telespettatori sono liberi di sognare quei luoghi misteriosi che incutono un po' meno timore anche a chi è restio ad avventurarsi fuori dalla propria provincia! 








Come ogni format televisivo che si rispetti ha le sue falle:
far entrare una nuova coppia viaggiatrice a tre puntate dalla fine quando le altre hanno già percorso parecchi chilometri è quasi più antipatico dell'orribile formula vigente della Coppa Italia di calcio (in cui 8 squadre elitarie giocano quattro partite a differenza di tutte le altre che ne giocano più del doppio, e hanno anche il coraggio di esultare quando una di loro vince) e comunque non è una grande trovata! 
Non sarebbe meglio far arrivare più in là possibile una delle coppie partite dall'inizio e che sicuramente ha più appeal sul pubblico? (quando sono usciti "I fratelli" il programma ha perso parecchi punti).

I concorrenti del 2014
Non sarebbe meglio evitare una gara a eliminazione, triste abitudine dei talent show per creare suspance, e organizzare una gara a punti in cui idoli del pubblico come "Le cattive" (tifavo per loro) abbiano la possibilità di arrvare fino in fondo assicurando una fedeltà ancora maggiore da parte dei telespettatori? 

Alla fine vince la coppia de "I Coinquilini" (che comunque sono arrivati alla terza puntata) formata dalla "iena" Stefano Corti e dal suo coinquilino, appunto, Alessandro Onnis, che battono in finale "I Perez", la coppia entrata ingiustamente a tre puntate dalla fine e quindi... giustizia è fatta... ma io, ammetto, di aver spento la tv con l'uscita de "Le cougar":
la prossima volta pensateci due volte prima di far entrare delle coppie a gara iniziata! e infastidire uno spettacolo così bello!




 Ecco "Pechino Express"... l'unico talent show che a uno snob intellettuale come me è riuscito a piacere...

K




Costantino della Gherardesca conduttore inappuntabile di "Pechino Express"

"Le cattive" la squadra per cui tifavo

L'applauso de "I Coinquilini" al passato di Eva Grimaldi,
una delle star di questa serie di Pechino Express



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