martedì 2 dicembre 2014

Viaggio a Oporto (Portogallo): tutto il fascino che non ti aspetti


Se io fossi uno scrittore, o meglio... se mi pagassero per scrivere forse vivrei a Porto (Oporto in italiano) in Portogallo. Forse abiterei in Avenida da Boavista e il tardo pomeriggio la percorrerei tutta, scenderei fino al Matosinhos e lì mi siederei sul lungomare per osservare il sole tramontare nell'Oceano Atlantico fra la rabbia delle onde e la caparbietà dei surfisti in cerca del frangente perfetto.
Surfisti al Matosinhos con il porto commerciale alle spalle
Oppure vivrei fra i vicoli scoscesi della città vecchia, la Ribeira, appena sotto " a Sé do Porto" (alla Cattedrale di Porto) e la sera andrei sulle rive del Rio Douro per magiare bacalhau a braz (baccalà alla brace) o com nata (con panna) al “Restaurante Farol da Boa Nova”*, inebriandomi di vino Porto o vino verde, e guardando verso il Mosteiro da Serra do Pilar ascolterei il respiro del fiume.


Di certo, alcuni giorni, salirei fino al Jardim do Morro, dall'altra parte del fiume, per vedere il sole dipingere con i colori dell'oro il Rio Douro e la Ribeira e mi farei suggerire nuovi versi da scrivere osservando il profilo migliore della città di Porto.


Forse abiterei all'Alvares Cabral, la guest house dove ho soggiornato, un luogo strategico per visitare la città e dal sapore storico e accogliente, facendone per me quel che l'Ambos Mundo di L'Havana è stato per Hemingway; comunque vivrei in una casa tradizionale con le mura esterne ricoperte delle tipiche maioliche portoghesi.

PAGINA FACEBOOK ALVARES CABRAL
https://www.facebook.com/AlvaresCabralGuestHouse?fref=nf
Comprerei un libro nell'antica e suggestiva libreria Lello in Rua das Carmelitas, luogo che ha incantato perfino i produttori della versione cinematografica di Harry Potter, e lo andrei a leggere sedendomi a un tavolino di uno dei bar all'aperto sotto la Torre dos Clerigos.

la Libreria Lello dove sono ambientate alcune scene di Harry Potter
Se mi pagassero per scrivere poesia forse vivrei a Porto perché il suo fascino è indiscutibile e forse riuscirei a scoprire dove nasce quella malinconia che avvolge tutta l'arte portoghese, dalla musica alla letteratura, dal Fado a Fernando Pessoa.
Se scrivere poesia fosse l'unico mio sostentamento, forse vivrei a Porto perché, vantaggio non da poco, è una città estremamente economica e non è un mistero che chi nasce poeta difficilmente avrà le tasche piene di ricchezza durante la sua esistenza.

Ecco Porto che a fine Novembre sembrava essere in una fredda primavera (fino a 20° al sole ma... che freddo all'ombra!); una città sorprendente, troppo spesso sottovalutata ma che, come mi ha spiegato uno dei ragazzi che lavorano all'Alvares Cabral, è una delle mete preferite dagli europei... e ora conosco il perché!


Andateci senza esitazioni
Boa viagem

K


la foce del Douro

*Dove ho magiato bene e a buon prezzo.
Attenzione, a Porto, nei ristoranti, funziona così: tu ti siedi al tavolo e il camaeriere ti porta degli antipasti per iniziare se che tu li abbia ordinati, se li mangi li paghi... altrimenti no!

2 commenti:

  1. Come in Puglia...solo che lì gli antipasti li mangi fino a saziarti...

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  2. Lieta che abbiate apprezzato l'intensa seppur molto breve, purtroppo, visita nel nord del Portogallo. Ci sarebbe ancora molto da vedere, da scoprire e da gustare ( mi spiace non abbiate provato la VERA franchesinha) ma....até a proxima!

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