venerdì 9 gennaio 2015

Tutta la bellezza di Charlie Hebdo svelata dall'odio verso il diritto di ridere



"Ingiuriare i mascalzoni (con la satira) è cosa nobile: a ben vedere, significa onorare gli onesti." Aristofane

Marine Le Pen e Matteo Salvini visti da Charlie Hebdo

IL 7 GENNAIO 2015 FU UN GIORNO TRISTE PER L'UMANITA':

A Parigi, due uomini armati entrarono nella redazione di Charlie Hebdo, un settimanale satirico, e uccisero a colpi di kalashnikov 12 persone, fra cui Bernard Maris, un economista no-global, e Cabu, Charb, Tignous e Wolinski, 4 dei disegnatori più sagaci e taglianti da noi conosciuti.
Quei due uomini fecero questo perché volevano mettere a tacere le idee irriverenti che irridevano le loro convinzioni (in questo caso religiose).

Poche ore dopo quell'atto, frutto della più bassa delle stupidità, accadde qualcosa di una bellezza inaspettata: 

nelle strade e nelle piazze di gran parte del mondo iniziarono a radunarsi moltitudini, migliaia e migliaia di persone, ognuno con una penna indelebile in mano per scrivere in cielo "Io non ho paura" e "Io sono Charlie";




Aggiungi didascalia

...e poi centinaia di disegnatori in tutto il mondo (anche musulmani) alzarono lo sguardo fieri di onorare Charlie Hedbo e furono travolti dalla meravigliosa scintilla dell'ispirazione seppellendo l'odio scaturito da quel gesto orribile con la bellezza della loro arte... perché nulla sa far più male di una penna usata bene:

Vauro
Don Alemanno

Latuff

Lucille Clerc

Tornoe

Matt

dall'"Indipendent" e molto altro...

Jean Jullien

Purtroppo quel vile gesto creò anche molto dolore e tanto odio: 
politici della peggior razza lo cavalcarono per creare divisione fra i popoli per attuare i loro scopi malvagi. I sondaggi videro impennarsi la popolarità dei partiti che facevano della xenofobia e dell'idiozia la propria bandiera. (In Italia Matteo Salvini sembrava girare da studio televisivo in studio televisivo con il pene in perenne stato d'erezione e si sussura che quel giorno sembrò che a Marine Le Pen si fossero rotte le acque tanto era in preda all'eccitazione).















Ma una cosa è certa, se quei due individui volevano mettere a tacere Charlie Hedbo ebbero esattamente il risultato opposto:
se prima quel settimanale di satira era conosciuto da poche persone fuori dai confini francesi, ora tutto il mondo conosceva l'esistenza delle sue pagine irriverenti e l'eco della sua voce si sarebbe propagata all'infinito... 
dal 7 Gennaio 2015 Charlie Hedbo divenne immortale... alla faccia di chi pensa che la satira, come le idee e l'arte, si possano uccidere con un colpo di fucile!

Mercoledì prossimo Charlie Hebdo sarà di nuovo in edicola!
Avete perso... mascalzoni!

Che si possa condividere o meno alcune vignette del giornale (alcune io non le condivido affatto e nemmeno la loro ossessione per la provocazione) ma...

Viva Charles Hebdo! In alto le matite!

K
Vittime per la libertà





PS Ci sono molti dubbi su questo attentato, troppe cose non tornano, in primis uno degli attentatori che dimentica la carta d'identità sull'auto con la quale erano fuggiti (siete seri?) e non è difficile pensare che sia stato tutto architettato per creare nell'immaginario comune degli occidentali un nemico pericoloso nei mussulmani, creare divisione fra i popoli affinché siano più facilmente controllabili... ma al di là di queste considerazioni che (purtroppo) difficilmente saranno confutate e quindi (purtroppo) sono inutili, rimane il fatto che il 7 Gennaio 2015 qualcuno ha ferito l'umanità intera uccidendo 12 persone che scrivevano e lavoravano per la libertà di tutti di ridere in faccia al potere politico (Dite che fra i vertici UE nessuno abbia sorriso?), religioso (Dite che in vaticano o a Tel Aviv nessuno abbia sorriso?), economico (Dite che nel FMI nessuno abbia sorriso?)!  
NON DIMENTICATE: nessun potente è davvero triste quando un satiro o un economista scomodo muore.

LA LIBERTÀ DI RIDERE SENZA ALCUN RITEGNO LA LEGGE CE LA DÀ GIÀ, LA VIOLENZA SISTEMATICA DEGLI ESTREMISTI CE LA RINNOVA. GRAZIE, BANDA DI IMBECILLI’’


Poesia di Stèphane Charbonniere, detto Charb, disegnatore ucciso il 7 Gennaio 2015 perché era un uomo libero.

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