martedì 27 gennaio 2015

Spiegare "Il bambino con il pigiama a righe" ai neonazisti... ma non solo (nella Giornata della memoria)

Nella Giornata della Memoria penso al romanzo “Il bambino dal pigiama a righe” di John Boyne e poi penso a a quei simpatici nostalgici del nazismo e del fascismo:

...e mi domando:
cos'è che sfugge a chi oggi inneggia all'ideologia nazista o fascista?
Cos'è che non hanno capito di quel che è successo?

Non è difficile pensare che essi siano persone estremamente infelici, impaurite dalla realtà e che cercano e purtroppo trovano nemici su cui sfogare la propria rabbia in idee, fedi religiose, colori della pelle diversi dai propri... in gusti sessuali, tradizioni, mestieri, sorrisi, libri, sogni che non rientrano nel loro ridotto schema mentale... senza capire che il vero nemico è dentro di loro, esattamente nella propria rabbia.

I simpatici nazisti che l'Europa appoggia nel Governo ucraino
...e in contrapposizione a essi penso a “Il bambino dal pigiama a righe” che è il pugno nello stomaco a tutti noi, nessuno escluso... perché Bruno e Shmuel sono entrambi figli nostri.


Bruno e Shmuel sono solo due bambini e a loro due non importa se uno è figlio di un ufficiale nazista e l'altro è di famiglia ebrea, e non gli importerebbe nemmeno se uno fosse di Tel Aviv e l'altro di Gaza... e se qualcuno cercasse di spiegargli la differenza fra stare da una parte o dall'altra loro gli farebbero notare quanto sia stupido solo pensare una cosa simile.
...perché Bruno e Shmuel sono bambini e quando giocano a loro non gliene frega niente della futili questioni da grandi, il gioco è una cosa troppo seria per stare a guardare queste stupidate... sarebbe solo tempo sottratto la divertimento.


A loro non importa nulla se sono a destra o a sinistra del filo spinato, da una parte o dall'altra del muro che li separa... anzi per loro è impossibile capire il concetto di muro...

PER I BAMBINI E' IMPOSSIBILE CAPIRE IL CONCETTO DI MURO... se non come qualcosa da superare...


Il bambino dal pigiama a righe” è un capolavoro dell'umanità e la mia copia la voglio dedicare a Bruno di Berlino e Shmuel di Tel Aviv e a Mohamed di Gaza, a Jane di New York e a Niccolò di Milano, a Ciro di Napoli e a Matyas che vive in un campo Rom e aanche tutti i bambini ai quali è stato, è e sarà impedito di giocare insieme a causa dell'idiozia degli adulti atta a cancellare ogni bellezza puerile dalle loro anime...
la dedico ai bambini di tutto il mondo perché per loro ritrovarsi dall'altra parte del filo spinato messo dagli adulti sarebbe solo un gioco.

Una scena terribile!
Bruno e Shmuel chiedevano solo di poter giocare e la follia degli adulti non glielo ha permesso ritorcendosi contro chi quella follia l'aveva concepita... perché alla fine i colpevoli sono le prime vittime delle loro azioni.

Tutti coloro che dimenticano il proprio passato sono costretti a riviverlo”*
non dimentichiamolo e...
leggete "Il bambino dal pigiama a righe", soprattutto se avete inspiegabili nostalgie nazifasciste
...vi fa bene!

K

Primo Levi







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