martedì 29 settembre 2015

Come nasce una canzone: "Under the bridge" dei Red Hot Chili Peppers

Come nasce una canzone?

Come si può spiegare il miracolo dell'ispirazione artistica?

Ecco, appunto... non si può spiegare proprio perché è un vero miracolo, un dono, un'illuminazione imprevista, divina, magica.
Vivere un attimo d'ispirazione è una sensazione che profuma d'orgasmo, che crea assuefazione...
essere ispirati è come spermare nella vagina dell'Universo...
ed ecco il concepimento di qualcosa che fino a qualche istante prima non esisteva...
inattesa, persa nel Cosmo 
in attesa di essere colta!


Come nasce una canzone non può essere spiegato ma può essere raccontato...
ed è quel che ha fatto Anthony Kiedis, fondatore, frontman e voce dei Red Hot Chili Peppers, nella sua bellissima e sorprendente autobiografia "Scar Tissue", 
nella quale si ha l'onore di conoscere la genesi di molte delle canzoni che hanno reso celebre il gruppo di Los Angeles, (sapevate che "Breaking the girl" è dedicata a Sinead O'Connor?)... 
ma soprattutto vi è descritto l'attimo in cui è stata concepita una delle più belle canzoni degli anni '90 (decennio meravigliosamente florido dal punto di vista musicale), se non di sempre: 
“Under the bridge”.

mercoledì 23 settembre 2015

Omaggio a Yogi Berra: "Il futuro non è più quello di una volta"

E' morto Yogi Berra!

Alcuni di voi diranno... "e chi è"?
Berra è stato un grande atleta, uno dei più grandi giocatori di baseball della storia, 
e per intenderci sta ai New York Yankees come Facchetti sta all'Inter o Totti alla Roma...
ma Berra è stato anche un geniale aforista, battutista, gaffeur e filosofo. 
Lo conobbi letterariamente leggendo le varie edizioni delle raccolti di aforismi “Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano” di Gino e Michele e da allora, spesso cito una sua frase:

"SE ARRIVI A UN BIVIO... IMBOCCALO!"
Bellissima quanto utile: quando ti si pone un problema, non fuggire... affrontalo, scegli, decidi!

E' stato tanto noto come filosofo inconsapevole che i suoi aforismi e i suoi detti sono stati rinominati "Yogismi", frasi eccentriche, talvolta illuminanti e molto spesso ovvie... ma di un'ovvietà divertente.
...gli Yogismi più noti sono:

giovedì 3 settembre 2015

"La versione di Barney" di Mordecai Richler: la leggenda del più romantico dei cinici

Questo non è un libro. E' libello, calunnia, diffamazione. Questo è un isulto prolungato, uno scaracchio in faccia all'Arte, un calcio alla Divinità, all'Uomo, al Destino, al Tempo, all'Amore, alla Bellezza... a quel che vi pare.


questa frase estratta da “Tropico del cancro” di Henry Miller potrebbe essere l'incipit perfetto per “La versione di Barney” di Mordecai Richler...
e un libro che possa fregiarsi di tale presentazione non può che essere “un libro da leggere assolutamente!”.

Barney Panofsky è un altro di quei personaggi letterari che ti manca quando hai finito di leggere la sua storia... o meglio, la sua versione dei fatti, poiché questo romanzo non è altro che una puntualizzazione su quanto riportato dal noto scrittore e giornalista canadese Terry McIver nella propria autobiografia.
Il "caro" McIver tira in ballo buona parte della vita del nostro Barney, visto che sono invecchiati insieme... ma il problema è che non ne parla bene, anzi.. Barney viene fatto a pezzi, preso a secchiate di merda e... non ci sta...

martedì 1 settembre 2015

L'Aquila: dove il presente non esiste

L'Aquila ti accoglie così:



uno scenario di guerra dove guerra non c'è stata,
come un respiro trattenuto
come un pensiero inaccettabile
"Com'è possibile?" ci si chiede guardando le case sventrate dal terremoto del 2009 ma immuatate dalla stupidità umana..
Quelle stanze sospese nel vuoto dove sono state vissute vite quotidiane
vite sospese nel vuoto
sembrano un monito urlato inutilmente al mondo
dal cuore trafitto dell'Abruzzo,
dallo stomaco infiammato dell'Italia...
perché L'Aquila si trova proprio lì, all'altezza della pancia della Nostra Nazione malata di burocrazia e corruzione.