venerdì 19 aprile 2013

Fabri Fibra e il Concerto del Primo Maggio: Pronti Partenza Stop


Ciao Fabrizio

ho appena finito di leggere la lettera che hai scritto all’Huffinghton Post dopo la tua esclusione dal Concerto del Primo Maggio a Roma perché i tuoi testi sono violenti, omofobi e sessisti.

All’inizio non capivo cosa intendevi dire con: Nelle mie canzoni non c’è quello che penso”.  
Non lo capivo perché le mie poesie, i miei romanzi e tutto ciò che scrivo sono proprio il modo migliore che uso per comunicare ciò che penso e ho sempre pensato che fosse così per ogni artista…

…ma poi, tu scrivi: “Nemmeno Quentin Tarantino, con i suoi film spesso crudi, crede o incita alla violenza; quella non è la realtà. I suoi film non sono documentari. Il rap segue lo stesso principio…”. …e mi si è aperto un mondo (e non lo dico in maniera sarcastica):




sorvolando sul paragone con Tarantino (perdìo!) ho capito che tu quando “rappi” fai il romanziere, stai scrivendo un racconto con protagonisti e ruoli ben definiti, narri di gesta e “odissee” e inventi personaggi.



Ho capito che in “Momenti no” tu non stai parlando di te ma, moderno Anton Cechov (?), stai scrivendo un racconto e quindi quando dici:
”…ma se t’incontro per strada con un altro non lo so, gli prenderò di scatto il collo, stringerò e lo strozzerò
stai parlando di un’idiota che nel suo infimo cervello non capisce che se è stato mollato è solo per colpa sua, perché è un idiota appunto.


…E quando in “Su le mani” dici alle ragazze:
“Non conservatevi, datela a tutti anche ai cani, se non me la dai te la strappo come Pacciani
non stai comunicando il tuo pensiero (per fortuna) ma quello di un maniaco sessuale, rievochi il Nils Bjurman di “Uomini che odiano le donnegli stai dando vita per dimostrare quanto sia uomo di merda chi pensa così!


…ma Fabri… sai una cosa… non è che ‘sta cosa si capisca al primo ascolto…
…sarà che forse hai ragione a dire che “certi meccanismi del Rap non sono noti a tutti” (tanto meno a me che ho “basi rock”) ma il messaggio che vuoi mandare non arriva.

Quando ascolto “Sally” di Vasco Rossi… immagino tutto, vedo Sally, la sua anima, i suoi sentimenti e il “brivido che vola via”…

…e quando vedo i film di Tarantino so che nonostante tutta quella violenza c’è sempre un senso di giustizia (la scena del cinema in “Bastardi senza gloria”?)... 


…mentre nelle tue canzoni non si capisce… non si capisce nulla… o per lo meno… io non capisco cosa vuoi dire:
percepisco solo tanta rabbia fine a sé stessa, un messaggio distruttivo che va bene fin quando hai 16 anni ma poi non basta più.  



Ciò non toglie che se Marco Godano, l’organizzatore del Concerto, e Gino Castaldo (che collabora con lui) che, in italia, nessuno come lui conosce la musica… abbiano ritenuto artisticamente giusto che tu potessi parteciparvi... non vedo il motivo della tua assenza:

solo il pubblico può giudicare un artista, solo la folla oceanica di piazza San Giovanni in Laterano, con applausi o fischi, avrebbero potuto dire sei tu meritavi quel palco… nessun altro!

Ti abbraccio Fabry e non dimenticare mai che ogni artista ha delle responsabilità (volente o nolente)

K


Fra Michael Jackson e Paulo Coelho 



PPS Guardando la puntata (bellissima... come al solito) de "Il testimone” di Pif con te come protagonista, ho provato dei sentimenti contrastanti e non capisco che sei: stima e tristezza... stima per la sicurezza in te stesso, tristezza per la tua solitudine… a ognuno il proprio giudizio:


 con Marco Travaglio

 con Claudio Baglioni

 con Marco Materazzi

 con Valentino Rossi


2 commenti:

  1. Non prendo le parti di nessuno, sia chiaro, ma credo che se tu vedessi l' artista "Fabri Fibra" come personaggio ironico, senza peli sulla lingua, senza censura, senza intimidazione, senza inquadratura, senza freni capiresti che é un "personaggio" e la sua particolaritá é che é programmato per far parlare di se, il modo migliore per alzare l' attenzione é farsi notare in maniera poco pulita, l' irriverenza vince ed ecco perché lui ha seguito e crea sempre suspance ad ogni uscita del disco nuovo. Devi avere una chiave di lettura differente da quella che hai per gli artisti. Fibra é un "artista del business" e della comunicazione irreale. Nessuno come lui. Siamo in una societá che sforna controsensi e lui li incarna per essere noto, non é uno sprovveduto ma uno che la sa molto lunga. L' arte del marketing é anche accordarsi nel far scatenare la notizia che non sarâ al concertone, business is business e i tavolini servono per programmare... A sto giro si é deciso di creare la notizione dell' esclusione, lui non sarebbe comunque mai stato al primo Maggio fidati. Peace and love... Dovrò insegnanti l' arte del marketing. Andre!!!

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  2. Fabri Sfiga è l'archetipo del rappettino sfigato di provincia che non capisce un cazzo della vita e del mondo e fa rap perchè fa figo e vuole fare soldi, quindi un elemento del genere DEVE stare fuori dal 1 maggio e andarsene a fare in culo, perchè non va in qualche favelas brasiliana o a Queensbridge a fare il rapper tosto cullato negli agi, viziato e senza "backbone", vedi quando dura...la cultura hip hop è nata dai bassifondi per aiutare ragazzi che non avevano niente se non la deliquenza ad emergere, a fare qualcosa di buono per loro e la società, non per permettere a dei sfigati senza contenuti di rompere i timpani e indottrinare ragazzini deficenti ad andare in giro col cappuccio con 40 gradi e camminare come i piccoli boss di quartiere, per me sto truzzo rappresenta tutto ciò di sbagliato e commerciale e veniale e inutile nella musica

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